Il “curry” non è una spezia​

Il "curry" non è una spezia

Curry“ è la prima parola che ci viene in mente quando si parla di cibo Indiano.
Questa “spezia” (che come vedremo non è la definizione giusta) ha conquistato il palato di varie culture, difatti il nome stesso non è nato in India bensì in Europa.

COS’È
Il curry è una miscela di più spezie lavorate al mortaio e ridotte in polvere. La ricetta classica è composta dalle seguenti spezie: curcuma, pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco e peperoncino.
Il curry però nasce in India come “Masala”, il termine Curry gli fu attribuito dagli Inglesi del 18° secolo. In India esistono decine di varietà e le più famose sono il garam masala, il tandoori masala e il pav bhaj masala e si distinguono tutti per le spezie utilizzate, le quantità di esse, il colore e la piccantezza.
Altre varietà di curry si trovano in Thailandia sotto forma di pasta aromatica e in Giappone usato come salsa.

BENEFICI

Il curry è ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo dati i numerosi ingredienti da cui è composto. Uno fra tutti e forse il più importante è la curcuma che contiene la curcumina, un composto attivo che possiede numerose proprietà benefiche. Forse il principio attivo più studiato negli ultimi decenni, ha dimostrato numerosi benefici, come dimostra Giovanni Scapagnini del CNR Catania che nel 2005 ha portato avanti una ricerca in collaborazione con il Rockfeller Neuroscience Institute, ed è emerso che la curcumina è un rimedio naturale all’invecchiamento dei tessuti e alla morte neuronale (previene malattie come l’Alzheimer e il Parkinson).
Questi benefici nascono dalle numerose caratteristiche della curcumina, più nello specifico: proprietà antinfiammatorie, riduce quindi le infiammazioni dell’organismo, trasformandolo in un antitumorale naturale; proprietà antiossidanti, determina in modo sostanziale la produzione di radicali liberi sfavorendo, per l’appunto, l’insorgenza di tumori; azioni disintossicanti in particolare per il fegato; proprietà analgesiche e potere cicatrizzante se usato direttamente sulla pelle lesa.

In cucina si può fare un ampio uso del curry, si presta per primi e secondi piatti a base di carne, pesce e sopratutto verdure. Gli usi sono svariati ma si ricorda che la cottura prolungata può diminuire i benefici dei minerali.

In conclusione abbiamo scoperto che probabilmente molti di noi hanno nella propria dispensa, un ottimo insaporitore e un vero toccasana per la salute, usato anche nella medicina antica per curare malanni.

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Nderim Shabani
Nderim Shabani

Autore CSB | Cuoco