Jeong Kwan. La monaca Buddista che stupisce gli chef

Jeong Kwan

Jeong Kwan. La monaca Buddista che stupisce gli chef

Jeong Kwan magari non vi dice niente ma ogni cuoco ha un idolo nella scena culinaria globale; chi Albert  Adrià dell’ “Elbulli”, chi Grant Achaz di “Alinea” e ancora, Rene Redzepi del “Noma”. E se invece un grande chef degno di nota da cui tutti potrebbero imparare qualcosa, in realtà non fosse nemmeno uno chef, ma una monaca Buddista in Sud Corea? Beh qui la situazione cambia radicalmente.

UNA MONACA CHEF TRA I MONTI COREANI
Jeong Kwan, ha sconvolto il mondo intero con la sua “cucina del tempio”, ovvero i piatti che prepara quotidianamente al tempio Buddista, dove risiede.
Diventata famosa grazie alla puntata dedicata a lei di Chef’s Table su Netflix, ha iniziato a girare il mondo per far scoprire al mondo una cucina che fino ad allora era confinata nelle mura del tempio di Baegyangsa, dentro al parco naturale “Naejangsan”.

Ha iniziato a cucinare sin da piccola, nel documentario racconta che un giorno si mise a guardare sua madre preparare i noodles a mano, e qualche giorno dopo riuscì a prepararli da sola lasciando pieni di stupore e orgoglio i genitori. A 17 anni dopo aver perso la madre, lascia la propria famiglia per dedicarsi alla religione. E così si stabilisce al tempio dove vive tutt’ora.

Jeong Kwan con Eric Ripert ( colui che l'ha scoperta ) nei giardini del Baekyangsa

RISPETTO DEGLI INGREDIENTI
I piatti che prepara hanno il sapore della natura, poiché le ricette sono estremamente semplici ed hanno come fondamenta ricette tramandate da anni tra i monaci. Jeong Kwan spiega che è necessaria una dieta molto equilibrata e sana per mantenere la concentrazione durante la meditazione. Ed è proprio qui che la cucina di Jeong da il meglio di sé, manipola gli ingredienti in modo gentile ed elegante, istintivamente combina sapori e crea piatti delicati e visivamente strabilianti.

Tè ai fiori di loto

REGOLE E PRINCIPI
Principalmente usa salsa di soia e spezie per condire le verdure, data la dieta vegana dei buddisti. In particolare non utilizza 5 ingredienti: aglio, cipolla, scalogno, erba cipollina e porro. Dato il loro gusto pungente e intenso vengono omessi dalle sue ricette, questi alimenti per i Monaci sono sinonimo di squilibrio tra corpo e mente, non permettendo così di mantenere uno stato di calma e pace, necessari per la meditazione.

IL SUO ORTO
Coltiva da sola gli ingredienti che utilizza. Il suo orto è particolare, non è delimitato e non utilizza pesticidi per tenere lontano insetti, non strappa le erbe spontanee che crescono tra le sue piante. Lascia che la natura cresca florida senza preoccuparsi di eventuali foglie rovinate dagli insetti. Come lei spiega, questa è l’essenza della religione Buddista, vivere in pace ed armonia con la natura circostante e non combatterla.

Tutti vorremmo imparare qualcosa di nuovo da lei, e non è impossibile come idea.
Difatti il tempio organizza giornate da passare insieme a Jeong Kwan tra cucina e meditazione, cosa si può volere di più?

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Nderim Shabani

Autore CSB | Cuoco