La Cena dei Mille: quando la solidarietà diventa ingrediente

La Cena dei Mille: quando la solidarietà diventa ingrediente

Dal 2015 il comune di Parma organizza ogni anno un convivio con ospiti stellati. Quali sono stati gli chef che hanno partecipato? Una cronaca interna della Cena dei Mille 2023.

La serata 

Un unico tavolo di 400 metri attraversa come una cerniera la strada Repubblica arrivando in piazza Garibaldi. Camminando nel cuore della Città Creativa Unesco per la Gastronomia si stenta quasi a credere che si possa organizzare una cena sotto un manto di stelle per un migliaio di commensali, con un menu firmato da Enrico Bartolini e Riccardo Monco. Tale è la sfida che quest’anno oltre 70 cuochi e 100 camerieri hanno accettato per portare in alto la reputazione culinaria parmense.

In rete potrete già trovare moltissimi articoli riguardante l’evento, ma noi vogliamo proporvi qualcosa di diverso. Raccontarvi il dietro le quinte dalla visione di chi ha cucinato con professionisti, collaborando come un’enorme squadra senza mai aver spadellato fianco a fianco prima d’ora. 

Cena dei mille tavolata dall'alto
Piazza Garibaldi Ph: Alessandro Carra

Le portate 

Il fulcro di tutto; due cucine, montate sotto dei tendoni la sera prima, disposte ad inizio e a metà della via principale. Entrambe le stazioni sono organizzate in maniera analoga: banchi da lavoro centrali, due enormi forni, tre brasiere ed un enorme pass a circondare il tutto. Tra pentoloni di salse e fondi caldi, l’ora del servizio arriva velocemente. La tavolata protagonista si riempie di appassionati gourmands provenienti da tutta l’Italia mentre noi cucinieri ci organizziamo per servire una delle portate tanto attese; un risotto al latte, una salsa di cassoeula e un ristretto di more. 

Riso al latte, Cassoeula e more Ph: Alessandro Carra

Al primo assaggio la bocca viene avvolta dai dolci sentori lattati lasciando spazio alla sapidità del fondo. Il tutto viene bilanciato dal ristretto di more, rinfrescando il palato e invogliando un’altra cucchiaiata. Il piatto concepito dalla mente di Bartolini è un elogio ai sapori che appartengono alla sua amata Milano. Gli chef presenti impiattano con movimenti veloci, ma che trasmettono la sicurezza di chi ha ripetuto per tutta la vita quei singoli gesti.  

L’evento termina con il  dolce presentato da Riccardo Monco; un cremoso al gianduia con un inserto a base di Saba, uno sciroppo d’uva ottenuto dal mosto. Il dessert è una golosità che gioca sull’equilibrio della dolcezza, offrendo al palato una conclusione degna di nota. 

Cremoso al gianduia e cuore di Saba parmense Ph: Alessandro Carra

Un nobile gesto

La Cena dei Mille è un momento di condivisione sì, ma è anche un gesto di generosità. I proventi raccolti saranno destinati a Emporio Solidale, un’organizzazione che si occupa di aiutare le famiglie bisognose della provincia. Al culmine di una serata illuminata dai tristellati, il buon cibo e la maestria nel prepararlo diventano un simbolo di altruismo dando a tutto il contesto un sapore decisamente più piacevole. 

 

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Loris Denti Tarzia
Loris Denti Tarzia

Founder CSB | Cuoco