Surströmming. La soluzione al distanziamento sociale
“Cos’è questo strano nome?” Ve lo starete sicuramente chiedendo; possiamo subito intuire che si parla di qualcosa di nordico; in questo specifico caso della Svezia. La parola “Surströmming” in svedese significa letteralmente “aringhe acide” ma potrebbero benissimo essere definite anche “andate a male” o “in putrefazione” perché questo sono, una specialità svedese molto antica che è definita disgustosa persino da molti svedesi, tant’è che lo chiamano “pesce marcio”.
Esso è reperibile in quasi tutti i supermercati e nonostante i pochissimi estimatori, rimane comunque un prodotto tradizionale dalla cultura svedese. Sono molte infatti, le famiglie che organizzano pranzi o cene all’aperto (c’è un motivo e ve lo spiego tra poco) tra parenti e amici a base di questa specialità, un’po’ come noi abbiamo la classica “braciolata” o “serata pizza”.

il sursströmming in breve
Ma alla fine della fiera, cos’è e come viene preparato? Se mai vi capiterà di andare in Svezia, probabilmente vi imbatterete in questi barattoli, spesso deformati a causa delle fermentazioni che avvengono all’interno; ogni latta è piena di aringhe del Baltico pescate in primavera e lasciate a fermentare in barili per circa 2 mesi fino a quando non vengono inscatolate in una leggera soluzione salina, quanto basta per evitarne la completa putrefazione. Storicamente si pensa che questa salamoia a bassa concentrazione salina fosse usata per far fronte all’elevato costo del sale e che aiutata dalla fermentazione mantenesse il pesce commestibile. Dopo circa 6 mesi, il prodotto è pronto per essere mangiato ma i più temerari preferiscono aspettare almeno il secondo anno di stoccaggio.
utilizzare con cautela
Quando queste confezioni sono aperte, l’odore rilasciato, associato alla putrefazione ed al marcio, è talmente forte, pungente e nauseabondo che potrebbe causare anche vomito nelle persone più sensibili; ecco il motivo per il quale vengono mangiate all’aperto e svuotando la soluzione liquida in un secchio; addirittura si consiglia di aprire i barattoli in acqua per alleviare l’odore molto disturbante, inoltre, attenzione ai vestiti! In questo periodo di Coronavirus, potrebbe addirittura essere una buona soluzione per il distanziamento sociale. Molte compagnie aeree ne vietano l’imbarco perché un’accidentale esplosione potrebbe causare seri problemi in cabina.
Come si degusta
Le “aringhe andate a male” vengono tradizionalmente assaporate con una specifica procedura: le aringhe sono private tramite coltello e forchetta delle lische e della pelle; la carne adagiata su un tradizionale pane svedese, il “Tunnbröd”, simile ad una piadina per formare un vero e proprio panino arrotolato. Come accompagnamento, tipico è l’uso di burro, panna acida, patate dolci bollite, cipolla rossa e altre verdure o erbe aromatiche come finocchietto o aneto. Questa delizia si accompagna solitamente con acqua vite, birra o latte per contrastarne il forte sapore.
La svolta social
Questo è il Surströmming, un piatto sicuramente per pochi ma che vale la pena di provare, anche come test di forza, proprio questo è uno dei motivi per il quale ultimamente sta avendo un buon successo sui social; spopolano infatti, in rete e su Youtube, numerose challenge nella quale come prova estrema si devono mangiare queste aringhe e cercare di non vomitare, probabilmente le reazioni saranno esasperate ma non è comunque un prodotto per tutti, poco ma sicuro. Se anche voi invece, vi sentite sicuri di poter resistere, volete provarne l’ebbrezza e avete 25 euro da investire, vi riportiamo qui il link Amazon per poterlo comprare (LINK), a vostro rischio e pericolo.
Ps. Sconsiglio la visione delle challenge a chi è debole di stomaco.